Prima comandava la malattia. Ora ci sentiamo più padroni delle nostre vite.
M. (Veneto)Sono M. e sono la moglie di R., 59 anni, malato da più di 30 anni di epatite C, contratta presumibilmente dal dentista o ancora alla nascita dalla madre positiva.
Quando è stata diagnosticata la malattia, 19 anni fa, ci è caduto il mondo addosso, non sapevamo che fare e il nostro pensiero è andato subito alle figlie che potevano aver contratto la malattia, ma, invece, ringraziando Dio, io e le nostre figlie stavamo bene.
La vita è cambiata totalmente, questo virus ti ruba gran parte dell’affettività, rischia di rovinare il rapporto costruito, devi tutelare le bambine stando attenta a tutto e devi rincuorare tuo marito perché disperato: la vita non è più la stessa e anche noi non eravamo più gli stessi.
19 anni pesanti, sempre con la paura che questa malattia distrugga il fegato, paura di prenderla, paura di tutto e tuo marito, che fa di tutto per sembrare tranquillo e felice ma sempre con questo macigno sopra la testa.
Arriva la prima cura con interferone ma non può terminarla perché troppo pesante e così la malattia si ripresenta e allora avanti, ancora esami, esami, esami!
Finalmente arriva l’ultima terapia, inizia l’anno scorso a febbraio, non comporta nessun sintomo, sta bene e diventa negativo da subito e allora cominciamo a sperare.
Ad agosto 2017 ha terminato la cura e fino ad ora è ancora negativo! Spero che abbia risolto tutto ma ho tanta paura, non so cosa ci presenti il futuro ma speriamo, preghiamo, che non si presenti più la malattia.
Siamo più leggeri, tranquilli, ci sentiamo più padroni delle nostre vite perché prima comandava lei.
Devo dire grazie a Voi perché inizialmente non sapevo cosa fare, ero preoccupata e allora vi ho cercato e scritto varie volte, mi avete fatto stare meglio, non so come ringraziarVi.
Grazie
M. (Veneto)