Sono un uomo libero
C. A. P. (Toscana)Salve….”Sono un uomo libero”
Nel lontano fine anni 80 mi è stata diagnosticata una epatite….si chiamava A non B e da allora iniziò il calvario!!!
Ero un ragazzino di una ventina d’anni e tanti problemi non me li ponevo, le forze le avevo e anche la voglia di fare c’era, fidanzato felicemente e il lavoro non mancava. Però andando avanti con il tempo vedevo che le cose stavano cambiando, fisicamente avvertivo qualcosa che non andava, il mal di testa era frequente, le forze si erano abbassate notevolmente avevo spesso dolori alla testa e pesantezza alle gambe, digerivo male ed ero sempre irascibile nonostante il mio carattere burlone. Feci altri analisi e c’erano sempre queste cavolo di transaminasi che oscillavano e i valori per quanto ricordo erano molto alti…numeri tipo 300.
Un giorno il mio dottore mi mandò a fare una visita all’ospedale di Grosseto al reparto di Gastroenterologia, al sesto piano ricordo ancora un odore sgradevole acre che era nel reparto, va beh!...entro nello studio del Dott. Corsetti, guardò le analisi e l’ecografia, mi guarda e mi dice: Hai l’epatite c !!. Da quel giorno iniziò l’inferno. Mi spiegò filo per segno cosa era questa malattia e dove mi avrebbe portato se non mi fossi curato in tempo, tutte le punture e pasticche che avevo preso tempo indietro non erano servite a nulla!! Va bene allora decisi di intraprendere questo percorso e iniziai con una cura nuova si chiamava “ Interferone”.
Feci questa cura per un anno circa, una mia amica Dottoressa mi iniettava questo prodotto in vena tre volte alla settimana a casa sua a dir poco allucinante ogni volta che introducevo questo prodotto in vena dopo due ore mi assaliva una febbre da “ cavallo” arrivava fino a 38 a volte anche 39 gradi , saltavo nel letto come una molla ricoperto di coperte e con la stufa accesa e nonostante ciò avevo un freddo bestiale tremavo come un ramoscello al vento!! Il giorno dopo sembravo lobotomizzato, camminavo a stento sbavavo ero praticamente uno straccio. Persi tutto …lavoro, affetti ecc.. vivevo con l’ansia di morire il nervoso era sempre presente, insomma non stavo tanto bene. Le transaminasi non si abbassavano, niente non succedeva assolutamente niente tutto ciò durò almeno un anno!! Un giorno decisi di andare dal Dott. Corsetti e posai sulla sua scrivania il sacchetto con le fiale dell’ interferone decisi di smettere.
Il Dott. Non disse nulla aveva capito che non c’era più niente da fare, mi consolò dicendomi che doveva arrivare un nuovo prodotto dall’America e che ancora in Italia non c’era, come sapeva qualcosa mi avrebbe chiamato. Va beh! Pazienza lo salutai e andai via. Iniziai a fregarmene di tutto iniziai addirittura a farmi le “ canne” e mi bevevo anche qualche birra! La depressione saliva sempre di più in questi anni sembra strano, vedevo solo gente che moriva di cirrosi.
Dopo due anni di inferno sballato totale andai all’ospedale di Grosseto per trovare un amico e per caso nel corridoio incontrai il Dott. Corsetti, lo salutai e nell’occasione mi dice che era arrivato quel famoso prodotto e che mi avrebbe chiamato. Accettai e presi un appuntamento.
Bene … mi disse che dato che ero un non responder avrei avuto molte probabilità di farcela. Già…il prodotto era un interferone associato ad una pasticca chiamata ribavirina . Mi disse che non avevo nessuna chance niente da perdere e che tempo un paio di anni sarei andato al creatore però c’era la possibilità di un brutto effetto collaterale, mi poteva venire la leucemia, come si dice al mio paese “ tarabaralla” non mi rimaneva altro che accettare. Bene iniziai quasi subito, anzi la cura era anche più semplice si limitava ad una puntura sottocute, me le facevo da solo sulla pancia ed ogni volta che preparavo la siringa la baciavo e pregavo accompagnata dalla pasticca. Solamente per due o tre volte mi venne la febbre e neanche tanto alta, tutto procedeva bene anzi benissimo le transaminasi si erano abbassate notevolmente e neanche oscillavano, io e il dott. eravamo felicissimi i tre mesi eravamo arrivati ad un buon punto. Ovviamente seguivo una dieta ferrea, niente alcol, niente fritti insomma ero diventato un “santo”. Un bel giorno però….mentre ero nello studio del Dott per la solita visita con le solite analisi ( c’era qualche stellina di troppo ma non sapevo che cosa volevano dire) ad un certo punto vedo il Dott Corsetti sbiancare gli si sgranarono le pupille!! Uhmmm.. che sta succedendo pensai..... Mi disse: corri vai a fare il prelievo ora subito!...Ora? gli dissi, ma ho mangiato! Non me ne frega niente se hai mangiato, corri corri. Così feci andai al laboratorio analisi e dopo circa un quarto d’ora avevo i risultati. “ ero in Leucemia”!!!! O cazzo ( scusate ma ci sta bene).
Ora che facciamo? Il dott. Mi disse che l’unica cosa da fare era interrompere la cura e di aspettare qualche settimana se i valori ritornavano nella norma forse potevamo riprovare. Mi dispiace non ce l’abbiamo fatta!!
Non potete immaginare come stavo! Il mondo mi stava cadendo addosso!! Ero sconfitto, la depressione era fortissima ero stanco ero ritornato come prima all’insuccesso del primo interferone!!. Basta ero stanco!! Ovviamente continuavo a fare i prelievi e continuavano le visite, ma un bel giorno Corsetti mi disse che era arrivato il momento di riprovare i valori del sangue si erano stabilizzati. Ok ….riproviamo.
Iniziai per la terza volta….questa volta a modo mio, iniziai a fare delle meditazioni particolari studiando e praticando yoga , preghiere ecc. , continuai a farmi le canne fumando hashish anzi una puntura una canna….tanto che avevo da perdere? Mentre preparavo la siringa dicevo: ti amo, ti prego aiutami grazie. Ovviamente ripresi la mia dieta ferrea e iniziai a pensare in un altro modo, durante le mie sedute in “trance” dopo la puntura, immaginavo che il mio verme , si proprio così ….immaginavo che il mio male fosse un verme e con un procedimento particolare facevo uscire dal mio fegato il verme che lo stava rosicchiando fino a farlo uscire dalle dita delle mie mani fino a sentire le mani umide. La mia vita stava per cambiare, lo sentivo…mi stavo avvicinando sempre di più ad un qualcosa di più grande, un Dio che sicuramente mi avrebbe salvato!! La cura è durata almeno un anno circa arrivando ad un successo clamoroso, le transaminasi erano perfette anche l’ecografia del fegato risultava ottima, il fegato si stava ricostruendo da solo i buchi neri stavano scomparendo. Ricordo ancora le parole del Dottore quando lo ringraziai per aver trovato le dosi giuste e per avermi aiutato, Lui mi disse che dovevo ringraziare la mia testa e la mia volontà. Però nonostante questa vittoria, fisicamente non ero al top sentivo ancora della stanchezza. Per puro caso dopo due anni dalla cura ho conosciuto una Dottoressa omeopata, medico chirurgo ecc.. ( la santa) così la chiamo, la quale mi aiutò con varie cure a disintossicarmi da varie intossicazioni.
Ora ho 56 anni, sto benissimo ho una figlia di 13 anni sta bene non ho infettato nessuno in questi anni, il mio umore è sano non ho più sofferto di depressione per questa causa, mi avevano dato due anni di vita e invece ne sono passati circa trenta, ho continuato a fare una vita sana faccio nuoto e “yoga a mare”, ho uno studio d’arte da più di venti anni. Sono riuscito a far fare l’interferone a tre miei amici e ne sono usciti anche loro vittoriosi.
Finisco questa lunga storia dicendo: a Voi “ Infettati “ anche se questo termine è brutto: abbiate fiducia del vostro Dottore e della medicina e soprattutto abbiate fede in un qualcosa di grandioso che sta al di sopra di voi e………………….avanti tutta.
Grazie
C.A. P.


